Che cos’è il Gentle Teaching?

Il Gentle Teaching è un approccio socioeducativo sviluppato e insegnato dal fondatore del Gentle Teaching, il Dr. John McGee (1943 – 2012) e i suoi colleghi, F. J. Menolascino, D. C. Hobbs e P. Menousek, il cui lavoro di una vita è stato dedicato ad aiutare le persone con disabilità intellettiva.
Nel Gentle Teaching la prima dimensione dell’apprendimento è imparare a sentirci al sicuro, apprezzati e amati con una piccola cerchia di persone gentili e affettuose, in famiglia, a scuola e nella comunità.

Questa dimensione dell’apprendimento è centrale e vitale per lo sviluppo della persona. Coloro che sono più vulnerabili hanno bisogno di sperimentare relazioni che siano straordinariamente positive ed edificanti (rispetto a quelle critiche ed esigenti).
Il Gentle Teaching è pertanto una pratica di interazione, finalizzata a costruire e coltivare ricordi e relazioni significativi che portano allo sviluppo di un senso di “companionship” e di comunità con gli altri.
Il Gentle Teaching è l’espressione di ciò che McGee descrive come la psicologia dell’interdipendenza.
Secondo questa, ogni essere umano ha bisogno di vivere connesso con gli altri in una relazione equa e reciproca, inserito in una comunità amorevole e premurosa. Questa comunità invita l’individuo a sviluppare le sue qualità a vantaggio di sé stesso e della comunità.

Qual è lo scopo centrale del Gentle Teaching?

Lo scopo centrale del Gentle Teaching è nutrire, insegnare, e sostenere esperienze di connessione, amicizia e comunità nel bambino così come nelle persone più vulnerabili che sperimentano momenti di sconnessione, isolamento e solitudine. Serve come base per altri modelli di trattamento o insegnamento specifici per i bisogni dell’individuo. Quando il Gentle Teaching viene applicato attraverso l’insegnamento e il prendersi cura, si creano connessioni sociali ed emotive che sono fondamentali per raggiungere obiettivi di apprendimento.

“Le nostre braccia hanno bisogno di
attraversare gli spazi vuoti che ci separano
dagli altri e portare un senso di amore.”

Dott. John McGee